In tema di appalto di servizi, il discusso decreto n. 25/2017 è intervenuto sulla legge “Biagi” (Dlgs 276/03) modificando la posizione del committente per quanto attiene la responsabilità solidale sui crediti di lavoro dei dipendenti dell’appaltatore impiegato nell’appalto.
Con la precedente formulazione per il lavoratore che vantava crediti esigibili nei confronti del suo datore di lavoro (appaltatore o subappaltatore), prima di poter aggredire il Committente, vigeva il principio della preventiva escussione del patrimonio dell’appaltatore e degli eventuali subappaltatori. Diversamente, sulla base della nuova normativa, il committente può essere aggredito anche prima dell’appaltatore, dovendo pagare al lavoratore tutti i crediti dovuti, salvo poi il diritto dell’azienda di agire nei confronti dell’appaltatore per ottenere il rimborso di quanto pagato.
Aumenta dunque il rischio per i committenti, che dovranno dotarsi di strumenti contrattuali sempre più tutelanti (ad esempio espromissione/sospensione del pagamento dei corrispettivi in caso di accertata irregolarità).
Data rilascio: 4.8.2017