A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, con decorrenza 1 gennaio 2025 è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2025 (L. 207 del 30 dicembre 2024); di seguito si riepilogano brevemente le principali novità di nostro interesse.
Aliquote Irpef 2025 e detrazioni da lavoro dipendente: la Legge di Bilancio 2025 ha reso strutturale la riduzione da quattro a tre aliquote IRPEF già in vigore anche per il 2024 ed ha elevato in via strutturale a 1.955 euro le detrazioni per reddito da lavoro dipendente previste con riferimento ai redditi fino a 15.000 euro. In tema di taglio del cuneo fiscale ha previsto il riconoscimento in favore dei titolari di redditi da lavoro dipendente non superiore a 20.000 euro di una somma, che non concorre alla formazione del reddito, determinata in base all’applicazione di una specifica percentuale per ogni fascia di reddito. Diversamente, ai titolari di redditi da lavoro dipendente superiore a 20.000 viene riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro, di importo pari a 1.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 20.000 euro ma non a 32.000 euro o al prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32.000 euro ma non a 40.000 euro.
Detassazione dei Fringe Benefits, tassazione agevolata dei premi di risultato, auto aziendale e rimborsi spese: confermate sino al 2027 la tassazione agevolata dei premi di risultato al 5% e la soglia esentasse per i fringe benefits, che resta pari ad euro 1.000 per la generalità dei lavoratori dipendenti e ad euro a 2.000 per i lavoratori con figli a carico. Viene inoltre introdotta una nuova esenzione fino a 5.000 euro all’anno per i rimborsi per canoni di locazione e spese di manutenzione per i primi due anni ai lavoratori assunti a tempo indeterminato dal 1.1.2025 al 31.12.2025, con reddito inferiore a 35.000 euro e che abbiano trasferito la residenza oltre 100 chilometri dalla precedente.
Per quanto attiene le auto aziendali, dal 1 Gennaio 2025 cambia il trattamento fiscale e previdenziale delle auto aziendali assegnate ad uso promiscuo con penalizzazione per le auto c.d. termiche ed agevolazioni per quelle ibride e soprattutto elettriche.
Inoltre, i rimborsi delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea (servizio di taxi e servizio di noleggio con conducente), non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente, se effettuate con metodi di pagamento tracciabili, anche in assenza di titoli di viaggio nominativi.
Stretta sulla Naspi: per coloro che nei 12 mesi precedenti all’evento di disoccupazione involontaria che darebbe diritto alla NASPI avevano interrotto volontariamente un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per dimissioni o risoluzione consensuale (escluse le ipotesi in sede protetta), la nuova legge di bilancio richiede almeno 13 settimane di contribuzione versata non nel quadriennio precedente ma a partire dall’ evento di cessazione volontaria del rapporto di lavoro. Viene infine abrogato il diritto alla NASPI per i lavoratori rimpatriati e frontalieri.
Decontribuzione lavoratrici madri: L’esonero contributivo totale per le lavoratrici madri di due o più figli, previsto in via sperimentale dalla legge di bilancio 2024, viene riconfermato e ampliato anche alle lavoratrici autonome (ad esclusione delle contribuenti che hanno optato per il regime forfettario e per gli anni 2025 e 2026 le lavoratrici già beneficiarie dell’esonero contributivo per dipendenti ex legge 213/2023).
Congedi parentali: diventano tre i possibili mesi per la fruizione del congedo parentale indennizzati nella misura dell’80% della retribuzione, fino al sesto anno di vita del bambino.
Maxideduzione: riconfermata anche per il 2025 e fino al 2027 la Maxideduzione di cui all’art. 4, D.lgs. 216/2023, ossia la maggiorazione del 20% del costo del personale ammesso in deduzione, in presenza di nuove assunzioni a seguito delle quali si registri un incremento occupazionale medio-percentuale.
Incentivi Sud: previsto un nuovo esonero contributivo per gli anni dal 2025 al 2029 per le microimprese e per piccole e medie imprese (imprese fino a 250 dipendenti) del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che occupino lavoratori a tempo indeterminato. Lo sgravio è concesso per i rapporti a tempo indeterminato (per il 2025 anche già in essere alla data del 31.12.2024) e la sua misura varia, a seconda degli anni, dal 25% al 15% dei contributi previdenziali entro importi massimi predefiniti per ciascuna annualità. Esso è concesso a condizione che il datore, al 31 dicembre di ogni anno, dimostri un incremento occupazionale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente. L’efficacia di tale esonero è inoltre subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea ed è sospesa sino all’adozione della decisione.
Settore Turismo e Ristorazione, trattamento integrativo speciale e detassazione delle mance: riconfermato anche per il 2025, fino al 30 settembre 2025, il trattamento integrativo speciale in favore dei lavoratori del comparto turistico, ricettivo e termale che nel periodo d’imposta 2024 abbiano percepito un reddito di lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro. Rammentiamo che suddetto trattamento non concorre alla formazione del reddito ed è pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.
Inoltre viene aumentato, dal 25% al 30%, il limite delle mance percepite dal personale impiegato nel settore ricettivo e negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande entro il quale è possibile applicare l’imposta sostitutiva agevolata al 5%. Contestualmente viene innalzato da 50.000 a 75.000 euro, il limite di reddito da lavoro dipendente dei beneficiari.
Data rilascio 3.1.2025