Pubblicato l’atteso Decreto Ministeriale 25 giugno 2024, contenete le modalità di attuazione della maxideduzione fiscale per chi assume dipendenti a tempo indeterminato.

Si attendeva il suddetto decreto attuativo, che è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per rendere operativa la misura prevista dalla riforma dell’Irpef (D.lgs. decreto 30 dicembre 2023, n. 216), la quale, per il solo anno 2024 ha previsto una maggiorazione del costo ammesso in deduzione, in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024.

L’agevolazione può essere fruita da imprese (comprese le imprese familiari e le società di persone) o esercenti arti e professioni che svolgono attività di lavoro autonomo.

Essa spetta solo ai datori di lavoro che hanno esercitato l’attività per tutto il periodo d’imposta 2023 (365 giorni) ed è esclusa per società o enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale (fallimento) e assoggettati agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa (es. liquidazione coatta amministrativa, amministrazione delle grandi imprese, concordato preventivo, etc.).

Il beneficio  è pari al 20% di maggiorazione del costo ammesso in deduzione e potrà essere applicato solo in presenza di un duplice requisito:

  • incremento occupazionale nel 2024: il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, alla fine del periodo d’imposta 2024, dovrà essere superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023; nel merito si precisa che la verifica dell’incremento occupazionale dovrà essere effettuata coinvolgendo anche le società controllate e collegate (art. 2359 c.c.) o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto (concetto di impresa unica, Regolamento UE n. 2023/2831); nel numero dei dipendenti assunti a tempo indeterminato rientrano anche i lavoratori trasformati da un contratto a termine e gli assunti con rapporto di apprendistato; nel computo degli assunti, i lavoratori part-time dovranno essere conteggiati in proporzione all’orario svolto, rapportato al tempo pieno
  • aumento del costo del lavoro nel 2024

È prevista una ulteriore maggiorazione del 10% qualora l’assunzione sia fatta nei confronti di una delle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela:

  1. lavoratori svantaggiati o con disabilità;
  2. donne di qualsiasi età con almeno 2 figli di età minore di 18 anni;
  3. donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea;
  4. donne vittime di violenza, inserite nei percorsi di protezione debitamente certificati dai centri antiviolenza, da cui ne è derivata la deformazione o lo sfregio permanente del viso accertato dalle competenti commissioni mediche di verifica;
  5. giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
  6. lavoratori con sede di lavoro situata in Regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
  7. ex percettori Reddito di cittadinanza che non hanno i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.

Il 20% di maggiorazione si applica al minore importo tra:

  • il costo dei neo assunti sostenuto nel 2024
  • l’incremento complessivo del costo del personale dipendente rispetto a quello relativo all’esercizio 2023.

Data rilascio: 27.6.2024