In commissione Affari Sociali del Senato l’esame del Decreto Lavoro è entrato nel vivo e si contano circa 200 emendamenti al vaglio.
Tra le auspicate novità, come paventato nel nostro webinar del 12 maggio scorso, si rileva una proposta di modifica alla normativa in tema di fringe benefit, per cui il limite di esenzione fiscale potrebbe essere portato a 1.000 euro per tutti i dipendenti, con l’aggiunta di un bonus figli da 660 euro per un massimo di tre figli.
Nel merito si rammenta che l’attuale decreto ha innalzato la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit a 3.000 euro, per i lavoratori dipendenti con figli a carico e che in tale soglia, per tale tipologia di lavoratori, sono ricomprese anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
La normativa sui fringe benefit ha subito diverse modifiche in pochi mesi: nel 2022 il limite di non imponibilità era stato portato prima a 600 euro dal Decreto Legge Aiuti bis di agosto 2022, poi era stato innalzato a 3.000 euro con il Decreto Legge Aiuti quater di novembre 2022 e successivamente, fino all’intervento del Decreto Lavoro a maggio scorso, il tetto di esenzione era tornato a 258,23 euro.
Con l’ipotesi allo studio in Parlamento si porterebbe il limite di esenzione fiscale per i fringe benefit a 1000 euro per tutti i dipendenti e per i lavoratori con figli verrebbe introdotto un bonus da 660 euro per un massimo di tre figli. L’intervento allargherebbe la platea, ma anche i costi, motivo per cui, per la verifica delle coperture, sarebbe stato coinvolto anche il Mef.
Con riserva di ulteriori aggiornamenti.
Data rilascio: 7.6.2023